Concorso | Ravenna | 2021
L’intervento si concentra su tre temi: la riqualificazione del parco pubblico, la trasformazione dei piani terra degli edifici e la progettazione dell’edificio su via Cicognani, a sud dell’area.
Il progetto prevede la totale pedonalizzazione degli spazi vuoti tra gli edifici esistenti, rimodellando lievemente la viabilità sul tratto interno di via Dorese e localizzando le aree di parcheggio sul perimetro dell’area. Il piano urbano in questo modo può essere trattato con un progetto unitario e identitario, in totale sicurezza per pedoni e ciclisti che, in modo permeabile, possono attraversare l’area. Attualmente il parco non ha caratteri di fruibilità e socializzazione: è una superficie verde che non ha valore urbano, né come spazio pubblico né come luogo di aggregazione dei residenti degli edifici limitrofi. La strategia di progetto non si accontenta di “attrezzare” il parco, ma lo trasforma in un luogo identitario diffuso che caratterizza tutta la quota urbana dell’area e non solo quella caratterizzata dal verde.
Il parco è definito dalla successione fluida e sinuosa di cluster ludici-sportivi-ricreativi, verdi e attrezzati, che accoglie tutte le funzioni pubbliche richieste dal bando. Le funzioni pubbliche non sono concentrate unicamente sotto gli edifici, ma si diffondono in tutto il parco in una successione di “luoghi” senza soluzione di continuità: le attività dedicate allo sport (aree Calisthenics) e al gioco dei bambini trovano luogo nei cluster verdi che si attestano sul percorso principale; le aree di sosta, dedicate alla socialità sono ubicate al piano terra degli edifici (area socialità per anziani e adolescenti, spazio hobby, sale per musica e tv, ecc.); le attività di socializzazione e i servizi comuni che necessitano di spazi chiusi e climatizzati sono posti al piano terra e sul tetto giardino dell’edificio di via Cicognani.
Le sale, a servizio di tutto l’ambito oggetto di intervento, ma anche di bambini e famiglie delle aree vicine, sono concepite con la massima flessibilità (attraverso arredi modulari e trasformabili) e ospitano al piano terra aule studio, una piccola biblioteca di quartiere, mentre il tetto giardino ospita spazi di socialità e aggregazione e un giardino per attività collettive all’aperto.
Inoltre l’edificio, rappresentando il punto di accesso principale al parco retrostante, dialoga con la città attraverso un portico che cinge tutti i lati dell’edificio e un grande passaggio aperto che taglia il volume e permette una permeabilità visiva, oltre che fisica, tra città e parco. Il blocco è costituito da due elementi incorporati: il nucleo abitativo, compatto e scandito da una sequenza regolare di aperture e superfici opache che contiene 23 alloggi di diverse dimensioni, è avvolto da una struttura aperta, leggera e permeabile, che ospita il ballatoio di ingresso alle residenze a Nord, mentre a Sud alle logge. La sinergia tra questi due elementi non solo genera un preciso dialogo tra spazio urbano e spazio dell’abitare, ma consente di ottenere il miglior orientamento degli appartamenti, tutti dotati di doppio affaccio. La spazialità della struttura esterna leggera inoltre consente di caratterizzare tutti gli spazi di distribuzione orizzontale con una generosa presenza di vegetazione.
Collaboratori: Arch. Federica Bondi, Arch. Cecilia Carrioli